Giochi di prestigio per Varani: chi glieli ha fatti?

Ancora “la talpa di San Giorgio e Varani”: un binomio che  continua ad essere imprudentemente usato a distanza di ormai molti mesi dal siluramento dell’allora assessore comunale, nonostante le anticipazioni recentemente uscite sulla stampa suggeriscano prudenza nelle affermazioni: da una perizia tecnica emergerebbe infatti che «la password di accesso alla casella di posta elettronica del sindaco di San Giorgio fosse in mano ad altre ventisette persone» oltre che al suo assistito, come ha infatti recentemente anticipato l’Avv. Stefano Piva, legale di Varani. Adesso è la volta degli evanescenti consiglieri provinciali leghisti Giampaolo Maloberti e Danila Pedretti che – commentando le recenti dimissioni di Varani dalla Lega – si sbilanciano nel ricordare una vicenda che, ricordiamo, vede quest’ultimo accusato di “reati informatici”. Di seguito stralci da un articolo di Malacalza su “Libertà” del 3 u.s.: «Il “fiume di voti”, come ama rimarcare, che lo ha portato in consiglio provinciale e in consiglio comunale, oggi certamente si starà interrogando sul perché delle sue dimissioni improvvise dal Comune di San Giorgio; il perché di assenze prolungate (tanto prolungate da schiaffarlo nella lista nera dei consiglieri meno presenti alle sedute) dal consiglio provinciale; il perché del processo che lo vede imputato con le accuse di violazione della privacy e intromissione fraudolenta nella casella di posta elettronica del sindaco di San Giorgio». Così, con un duro attacco frontale, i consiglieri provinciali Giampaolo Maloberti e Danila Pedretti (non presente, in calce alla nota, il nome del capogruppo Thomas Pagani) replicano alle accuse mosse da Enzo varani, riportate ieri da Libertà. «Il consigliere Varani invece di dirsi, a parole, “dispiaciuto” per la sua sortita in consiglio provinciale dovrebbe riflettere sulle conseguenze della sua azione – proseguono Maloberti e la Pedretti -. Aver fatto mancare il numero legale su una votazione importante come l’assestamento di bilancio ha protratto a oltranza i tempi di approvazione di opere utili alla collettività e ha causato un aggravio di costi pubblici, perché costringe a una nuova convocazione del consiglio. I primi ad essere dispiaciuti sono i cittadini». «E siamo sicuri che tra questi c’è sicuramente anche una fetta dei 1.713 elettori da cui si vanta di essere stato eletto, dimenticando che non hanno votato la persona Varani ma la Lega nord. Una sana riflessione sul tema lo aiuterebbe a ridimensionare le autoincensazioni. Non ci sorprende che Varani nel movimento Lega non si sia trovato a suo agio: il nostro metodo è infatti ben diverso dal suo. Alle “sparate” preferiamo gli interventi propositivi. Ai giochi di prestigio preferiamo la concretezza, ben coscienti di non avere bacchette né sfere di cristallo per risolvere i problemi dell’umanità, ma seriamente, e più umilmente, disponibili ad adoperare tutte le nostre energie per cercare di dare risposte credibili ai piacentini».

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Una risposta a Giochi di prestigio per Varani: chi glieli ha fatti?

  1. Maurizio ha detto:

    sembra la classica polpetta avvelenata, non posso pensare che un Avvocato esperto come il dot. Piva non abbia in serbo una contromossa, se effettivamente il computer del Sindaco fosse stato nella disponibilità di più persone, le cose per Varani cambierebbero radicalmente, come cambierebbero per il Sindaco…..

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